PENSAREINFORMA - Dott. Riccardo Inghilleri

RICCARDO INGHILLERI
MASSOTERAPISTA - CHINESIOLOGO - POSTUROLOGO - IDROTERAPISTA
DOTT.
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MAL DI SCHIENA? SPESSO LA CAUSA E' LA POSTURA

Dott. Riccardo Inghilleri
Pubblicato da in Postura · 4 Aprile 2020
Tags: PosturaLombalgiaSalute
Si parla di sindrome quando non c’è una sola causa che provoca una malattia o un malore ma c’è ne sono molteplici di natura diversa e che colpiscono più organi contemporaneamente. La sindrome dolorosa che colpisce con maggior frequenza l’uomo almeno una volta nella vita (nel 90% della popolazione) o che ricorre almeno una volta l’anno (nel 50%) è la dorsopatia o più semplicemente mal di schiena.

Secondo una statistica americana il 93% degli individui hanno sofferto, soffrono o soffriranno di mal di schiena e di questi ben il 30% sono bambini e adolescenti. Il costo delle cure e delle perdite in termini di produzione ammonta a miliardi di dollari; ogni anno infatti vengono perse a causa di questo problema ventisei milioni di giornate lavorative e, vista la sua diffusione, quasi epidemica, è una delle cause più frequenti di assenza dal lavoro.

Indubbiamente il problema supera di gran lunga qualsiasi altro problema riferito al proprio corpo, da quelli estetici, a quelli relativi al peso o alla sedentarietà. Ovviamente, però, le cose sono correlate: aspetto estetico, movimento, peso e flessibilità sono legati tra loro come gli elementi di un’orchestra.

La posizione che si assume durante la giornata lavorativa determina un irrigidimento della colonna causato dai muscoli della schiena che, per mantenere la posizione, lavorano incessantemente per più di 8 ore. Ciò porta a una contrattura muscolare: i muscoli, accorciandosi, aumentano la pressione tra le vertebre e questo provoca indolenzimento e, successivamente, dolori veri e propri.

La colonna è costituita da due curve a rientrare (lordosi lombare e cervicale) e una curva verso l’esterno (cifosi dorsale). Naturalmente queste tre curve hanno una certa ampiezza, che aumenta o diminuisce quando si assumono posture errate. L’accorciamento dei muscoli della colonna fa sì che le curve della lordosi si accentuino creando compressioni e dolori. Quando si lavora al computer si tende inconsciamente ad avvicinare gli occhi al monitor accentuando la curva della lordosi cervicale; quando, da seduti, si tende a scivolare con le gambe in avanti si inverte la curva lombare, stimolando i muscoli a preservare l’inversione contraendosi più del normale, con una ripercussione negativa sulle vertebre lombari.




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